domenica 3 febbraio 2008

Loca Galicia

Hola a todos!
Vi scrivo dal mio appartamento spagnolo, con la cabeza un poco pesante, reduce da una notte loca! In tutta la Spagna, e quindi anche in Galizia, è periodo del carnaval!
"Ay, no ha que llorar, que la vida es un carnaval..." ancora risuona nella testa questa canzone che dettava il ritmo frenetico dei festeggiamenti e del mega trenino che percorreva gli stretti vicoli di una città vecchia illuminata fin dentro le viscere. Tamburi, chitarre, urla di gente ubriaca, travestimenti, gente sorridente e armoniosamente barcollante per le strade della città.
Una Spagna ubriaca di carnevale, di travestimenti e soprattutto di una prepotente e coinvolgente creatività.
Sembrava essere in una dimensione surreale, dove Minnie flirta con Superman, Shrek beve insieme a Spiderman e i Tre Porcellini corrono dietro una sfuggente Biancaneve. Cenerentola, intanto, perde l'ultima carrozza della mezzanotte e cammina scalza, barcollante anch'essa, con la mano in quella di un BobMarley troppo cresciuto. Intanto il Principe Azzurro, per annebiare la sua delusione, sta fumando cannabis con Dumbo.
"1...2...3....ehmm..4....5...6....4.....5....7.....ehmm..." Zio Paperone cerca di stabilire quanto denaro ha speso, contando i bicchieri degli shortini che coprono il bancone su cui pesantemente è disteso, conservando sempre un sorriso da ebete, che ogni volta rivolge ad una barista che ha lo sguardo perso, forse dietro a qualche possibilità sfuggitole dietro l'angolo del suo bar.
Ecco una squadra di Capuccetto Rosso tirate al lucido per la gran festa, che danzano e fischiano allegramente, ammiccando ad ogni ufficiale che in tenuta mimentica cerca, invano, di marciare.
Clowns dal trucco ormai sbiadito per il sudore delle note e per le leggere gocce di pioggia che vengono giù, in un pianto lento, innocente e disarmante. Un pianto che lava via tutti i malumori di questa strana storia di un carnevale. Un mondo a parte, che s' impone prepotente come cura di ogni malattia, come un grosso boccale di cerveza in cui affogare con i propri deliri repressi.

Allegria, note, alcool e pensieri che oggi è meglio ignorare.

Què loca esta Espana!

2 commenti:

Giò ha detto...

leggevo il post e pensavo ad una vecchia canzone che tempo fa pure ti scrissi sull'altro blog... quella che fa:
"Vento in faccia,alzo le braccia
Pronto a ricevere il sole!
Anima in pace quando tutto tace
È la libertà che mi vuole!"
Vivi questo periodo al massimo...con tutte le emozioni che sai rubare..e io so che tu lo puoi fare...fino in fondo!

Semplicementeio ha detto...

ho letto i tuoi post seguendo la cronologia inversa, quindi questo nella mia lettura è successivo al precedente che inevitabilmente porta i ricordi dei tuoi lettori nelle stesse direzioni...come non si può non sorridere immaginando le coppie imporbabili da te proposte?...
AM